Aggiornamenti e notizie dal mercato del Crowdinvesting
28 ottobre 2024
Un anno di Regolamento Europeo sul Crowdfunding: qualche dato utile.
Negli ultimi 12 mesi il panorama del crowdfunding in Europa ha subito una trasformazione significativa, riportiamo di seguito qualche dato interessante emerso da una nostra analisi del mercato.Situazione europea: Italia al secondo posto
Il numero è importante, contiamo 223 piattaforme di Crowdinvesting iscritte al registro Europeo dell'ESMA.
L'Italia si posiziona al secondo posto per numero di operatori del settore con ben 40 piattaforme autorizzate, questo dato testimonia la vitalità del mercato italiano e la sua capacità di adeguarsi rapidamente al nuovo quadro normativo.Ancora poche le "facce" nuove
Delle 40 piattaforme che sono state autorizzate in Italia da Consob e Banca d’Italia, 36 sono gestori che operavano nel mercato prima dell'entrata in vigore della nuova normativa e solo 4, quindi il 10%, sono nuovi operatori (li vedete evidenziati in grigio).Una novità introdotta dalla nuova normativa sono le piattaforme "ibride" ovvero autorizzate ad operare del mercato del capitale di rischio (Equity) e di debito (Lending). Nella tabella superiore sono identificate come "entrambi"; ad oggi ci sono 6 piattaforme che hanno questa autorizzazione, ma sicuramente sarà una tendenza che crescerà.Arrivano le piattaforme estere
Dai dati del registro ESMA risulta che sono 37 le piattaforme estere autorizzate ad operare in Italia, quindi alle 40 piattaforme italiane dovremo sommare anche queste piattaforme. La forte presenza di operatori esteri, soprattutto da Francia (12 piattaforme) e Spagna (9 piattaforme), sottolinea l'attrattività e l’interesse nel mercato italiano ma anche la necessità per le piattaforme nazionali di elevare i propri standard.Questi operatori stranieri potrebbero portare innovazione e pratiche consolidate, aumentando le aspettative degli investitori italiani e mettendo alla prova la competitività delle piattaforme locali.Scenari
Con uno sguardo al futuro prevediamo diversi possibili scenari:Consolidamento del mercato: la competizione potrebbe portare a fusioni e acquisizioni, con le piattaforme più grandi che assorbono quelle più piccole, ma più in generale è evidente che il mercato sarà interessante per soggetti strutturati in grado di portare molte opportunità di investimento/prestito e di aggregare un grande numero di investitori/prestatori.Specializzazione: le piattaforme potrebbero trovare nicchie specifiche, come già è stato fatto il settore immobiliare o le energie rinnovabili, per differenziarsi e offrire servizi più mirati.Aggregatori e Club Deal: l'ingresso nel mercato è diventato più complesso e costoso e questo potrebbe favorire il ruolo di alcune piattaforme in grado di aggregare diversi soggetti piccoli attraverso meccanismi di partnership o club deal.Nuovi operatori di filiera: l'apertura del mercato europeo del crowdinvesting sta già portando nuovi operatori interessati a questo mercato, come ad esempio nuovi istituti di pagamento, aziende fintech per le procedure di antiriciclaggio o gestione Wallet.Il ruolo delle istituzioni
Le istituzioni dovranno monitorare attentamente l'evoluzione del mercato, garantendo un equilibrio tra protezione degli investitori e incentivo all'innovazione. Allo stesso tempo, gli investitori avranno un ruolo cruciale: una maggiore educazione finanziaria potrebbe aumentare la fiducia nel crowdfunding, stimolando ulteriormente il settore. Il punto di attenzione maggiore però è sulla disparità di interpretazione della norma in base al paese, questo potrebbe portare un’asimmetria normativa che favorirà le piattaforme provenienti da paesi in cui la normativa viene interpretata in maniera più leggera. Un esempio: una piattaforma autorizzata in Spagna con un processo di onboarding semplificato avrà maggiori tassi di conversione quindi maggiori opportunità di successo di una piattaforma autorizzata in Italia che un processo di iscrizione più macchinoso e complesso… ...e sarebbe un grande peccato perchè l'Italia ha dimostrato di poter essere un attore importante, ma per mantenere e rafforzare questa posizione sarà fondamentale investire in innovazione, qualità del servizio e trasparenza. Solo così il Crowdfunding potrà diventare una leva significativa per il finanziamento delle imprese e dell'economia reale nel nostro Paese.
Presentato il 9° Report Italiano sul Crowdinvesting
È tornato l’appuntamento annuale con il Politecnico di MIlano in cui è stato presentato il 9° Report sul Crowdinvesting che rinnova la sua formula per rispondere alle novità introdotte dalla normativa europea ECSP che ha introdotto un regime che allinea le piattaforme di Equity e Lending Crowdfunding, in passato caratterizzate da regole differenti e abbastanza asimmetriche.Il Report si propone di descrivere tutte le piattaforme nazionali autorizzate a offrire servizi di crowdfunding alle imprese, analizzando separatamente le campagne di Equity (investimento nel capitale di rischio) e di Lending (sottoscrizione di titoli di debito e prestiti diretti). Nell'ultimo anno, il mercato del Crowdinvesting in Italia ha subito una battuta d'arresto, in particolare nel settore Equity. Si distinguono però positivamente i comparti dei minibond, che ha superato il segmento del Lending non immobiliare, e il settore immobiliare, che continua a crescere senza sosta.Le cause di questo rallentamento sono essenzialmente due. In primo luogo, il processo autorizzativo per adeguarsi al nuovo Regolamento ECSP ha portato a ritardi per molte piattaforme, con pochissimi casi che sono riusciti a completarlo entro la scadenza di novembre 2023. Questo ha causato una riduzione delle piattaforme attive e un conseguente calo dei progetti disponibili sul mercato. In secondo luogo, i nuovi equilibri di mercato sui tassi di interesse hanno spinto gli investitori a chiedere rendimenti più elevati, che non sempre sono stati accettati dagli imprenditori.Nonostante i tempi di raccolta più lunghi rispetto al passato, il tasso di insuccesso delle raccolte non è aumentato significativamente, segno che esistono ancora capitali retail in cerca di opportunità di diversificazione e risparmiatori disposti a selezionare direttamente le opportunità di investimento, accettando rendimenti simili a quelli del 2021.Il futuro del crowdinvesting in Italia sembra promettente, grazie al nuovo contesto regolatorio che mette sullo stesso piano le piattaforme di Equity e Lending, con standard di requisiti e controlli più severi. Questo potrebbe portare a una maggiore concentrazione del mercato e a un ruolo crescente dei portali esteri.Anche per il 2024 Tech4Finance, con il prodotto CrowdCore, è stato sponsor di questa iniziativa in qualità di partner dell’Osservatorio del Prof. Giancarlo Giudici.Il report completo è scaricabile dal link sottostante, questo invece il link alla registrazione video dell'evento.
È con grande orgoglio e soddisfazione che FolkFunding annuncia il raggiungimento di un importante traguardo: BuildBull è ora ufficialmente una delle prime piattaforme di Crowdinvesting autorizzate da Consob e Banca d’Italia a operare in piena conformità con la nuova normativa europea.BuildBull è una piattaforma di Equity Crowdfunding ed è pronta a rivoluzionare il panorama degli investimenti nel settore immobiliare internazionale, offrendo una straordinaria opportunità di incontro tra piccoli e grandi investitori e i principali attori del mercato immobiliare."Questa autorizzazione da parte di Consob e Banca d’Italia è un risultato importante per il nostro cliente BuildBull ma anche per noi", afferma Gianmario Colafati di FolkFunding. "Rappresenta la convalida del duro lavoro e dell'impegno costante che abbiamo dedicato alla nostra infrastruttura CrowdCore. Siamo entusiasti di poter offrire ai nostri clienti un servizio SaaS innovativo e modulare”.Con l'autorizzazione ottenuta, BuildBull è ora pronta a sostenere l'accesso a investimenti nel settore immobiliare internazionale per una vasta gamma di investitori, contribuendo così a promuovere l'innovazione e la trasparenza nel settore finanziario.L'infrastruttura CrowdCore, sviluppata da FolkFunding, si conferma quindi come un partner di fiducia per il mercato del crowdinvesting, offrendo standard di affidabilità elevati e una solida conformità alle normative europee.
Adeguare le piattaforme alle regole europee, come funziona e quanto costa
A novembre la nuova normativa europea sui fornitori di servizi di crowdfunding sarà pienamente operativa e vincolante. Questo significa che le piattaforme già attive si stanno attrezzando per rispondere a tutti gli obblighi imposti dalle nuove regole, così come per cercare di cogliere le opportunità in arrivo con il mercato unico del crowdinvesting.Luca Francescangeli di Equity Crowdfunding News, in una recente intervista al COO di FolkFunding Gianmario Colafati, cerca di fare il punto della situazione evidenziando i passaggi chiave necessari per l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche a quanto previsto dalla nuova normativa.I temi affrontati sono vari, in primis le informazioni obbligatorie da esporre nelle home page che verranno implementate con una serie di policy e informative che attualmente non sono presenti soprattutto nelle piattaforme di Lending Crowdfunding e gli importanti cambiamenti nel flusso di identificazione dell’utente, con un sostanziale rafforzamento della verifica dell’identità, e una verifica preliminare sull’antiriciclaggio.Sempre in relazione alla profilazione dell’utente, i nuovi flussi prevederanno la distinzione fra utente sofisticato e non sofisticato, aumentando il livello di profilazione e di controlli sull’utente non sofisticato che sarà obbligato a valutare la propria adeguatezza e la propria capacità di sopportazione delle perdite sull’investimento tramite un apposito questionario.Ogni operazione pubblicata in piattaforma dovrà essere corredata di prospetto informativo e dovrà essere inquadrata in una categoria di rischio, quest’ultima informazione verrà utilizzata dal software delle piattaforme per verificare in fase di finalizzazione dell’investimento se vi sono disallineamenti tra la classe di rischio dell’investimento e il profilo dell’investitore consentendo di generare ove previsto degli alert personalizzati.In chiusura dell’intervista, dopo avere fatto il dovuto approfondimento sugli obblighi, vengono illustrate anche quelle che sono le nuove opportunità offerte dalla nuova normativa.
Consob ha rilasciato il regolamento attuativo sul Crowdfunding.
Il mercato del crowdinvesting in Italia ha subito un rallentamento negli ultimi anni a causa del mancato adeguamento della normativa italiana alle direttive europee. Finalmente lo scorso 1 giugno Consob ha rilasciato il proprio regolamento attuativo sul crowdfunding, aprendo così la strada all'autorizzazione delle piattaforme di Lending ed Equity italiane.Nel comunicato ufficiale di Consob, si legge che il Regolamento in materia di servizi crowdfunding per le imprese è stato adottato, completando così il processo di adeguamento della normativa nazionale al Regolamento Ue che disciplina il crowdfunding. A partire dall'11 novembre 2023, potranno operare in Italia esclusivamente i fornitori di servizi di crowdfunding autorizzati secondo le normative europee.Consultazioni e scadenze
Questa notizia rappresenta un'opportunità significativa per il settore del crowdfunding in Italia, le piattaforme che fino ad ora operavano sulla base della normativa nazionale potranno continuare a prestare servizi alle imprese solo fino al 10 novembre 2023.
Per continuare oltre tale data senza interruzioni, sono invitate a presentare in tempo utile la loro istanza di autorizzazione secondo le nuove disposizioni europee.Consob ha svolto un lavoro tempestivo, considerando che l'incarico di adeguamento alla normativa europea è stato ratificato solo a fine Marzo 2023. Nel frattempo, l'autorità di vigilanza è riuscita anche a promuovere una consultazione pubblica e a pubblicare gli esiti che sono scaricabili al seguente link (esiti consultazione).Completezza e chiarezza delle istanze di autorizzazione
Consob invita gli operatori del settore a prestare attenzione alla completezza, chiarezza e coerenza delle informazioni contenute nelle istanze di autorizzazione da trasmettere all'Autorità di vigilanza. È fondamentale che le domande siano redatte in conformità con la normativa vigente, compresi i Regolamenti delegati attuativi del Regolamento Ue 1503 del 2020 e gli Orientamenti di vigilanza di Banca d'Italia.Un file compilabile per agevolare gli operatori
Al fine di agevolare gli operatori nella presentazione delle istanze di autorizzazione, la Commissione ha reso disponibile un file compilabile che traduce in formato editabile il formulario allegato al Regolamento delegato (Ue) 2022/2112 della Commissione. Il file contiene indicazioni di carattere operativo d'aiuto per la compilazione delle domande, ed è scaricabile al seguente link (template domanda).La pubblicazione del regolamento attuativo di Consob sul crowdfunding rappresenta un importante traguardo per il settore in Italia. Le piattaforme di Lending ed Equity crowdfunding potranno finalmente operare in conformità con le normative europee, aprendo nuove opportunità di finanziamento per le imprese.È fondamentale però che gli operatori del settore prestino attenzione ai dettagli e presentino le istanze di autorizzazione in modo accurato e tempestivo.
Come adeguare la propria piattaforma di Crowdinvesting?
Venerdì 27 maggio, in un intervento al Crowdfunding Festival al Fenice Green Energy Park di Padova, Lemonway e CrowdCore hanno illustrato le principali novità introdotte dalla nuova normativa europea ECSP.Per le piattaforme di crowdfunding italiane, la nuova regolamentazione europea implicherà grandi cambiamenti: dovranno essere adeguati una serie di processi che renderanno necessarie delle implementazioni tecnologiche.
Le piattaforme di Equity Crowdfunding, già sottoposte a regolamentazione Consob, dovranno sostenere costi sicuramente inferiori rispetto alle piattaforme di Lending Crowdfunding, ma costi e tempi di implementazione potranno variare in funzione della soluzione tecnologica adottata.Di seguito il riassunto delle principali implementazioni necessarie per l’adeguamento, e delle opportunità che si prospettano per gli operatori, a questo link invece il video completo dell'intervento.Principali Implementazioni.
Le implementazioni necessarie per l’adeguamento avranno un grosso impatto sui flussi di profilazione, sulle modalità di esposizione delle operazioni e sulla verifica della consapevolezza dell’investitore.
Le piattaforme dovranno essere più trasparenti nel comunicare una serie di informazioni, tra le quali il tasso di default dei progetti ospitati, nello specifico dovranno essere migliorati i seguenti flussi:
- Profilazione e adeguatezza dell’investitore
- Profilazione del proponente e del progetto pubblicato
- Matching tra profilo investitore e profilo progetto
- Simulazione dell’impatto delle perditeNuove opportunità.
Oltre alle implementazioni previste per adempiere agli obblighi normativi, le piattaforme potranno implementare nuove funzionalità offrendo nuovi servizi e nuovi strumenti agli investitori. Potranno essere implementati ad esempio flussi di autoinvesting per la gestione dei portafogli, bacheche elettroniche di scambio per favorire il mercato secondario, e si potranno gestire sulla stessa infrastruttura tecnologica Lending ed Equity Crowdfunding, ma anche qualsiasi strumento finanziario di debito.