Un anno di Regolamento Europeo sul Crowdfunding: qualche dato utile.

28 ottobre 2024

tech4finance.it
Siamo al primo giro di boa, esattamente un anno fa entrava in vigore il nuovo regolamento ECSP.

Negli ultimi 12 mesi il panorama del crowdfunding in Europa ha subito una trasformazione significativa, riportiamo di seguito qualche dato interessante emerso da una nostra analisi del mercato.

Situazione europea: Italia al secondo posto
Il numero è importante, contiamo 223 piattaforme di Crowdinvesting iscritte al registro Europeo dell'ESMA.
L'Italia si posiziona al secondo posto per numero di operatori del settore con ben 40 piattaforme autorizzate, questo dato testimonia la vitalità del mercato italiano e la sua capacità di adeguarsi rapidamente al nuovo quadro normativo.

articolo_tech4finance_ottobre_2024_registro_europeo.jpg

Ancora poche le "facce" nuove
Delle 40 piattaforme che sono state autorizzate in Italia da Consob e Banca d’Italia, 36 sono gestori che operavano nel mercato prima dell'entrata in vigore della nuova normativa e solo 4, quindi il 10%, sono nuovi operatori (li vedete evidenziati in grigio).

articolo_tech4finance_ottobre_2024_autorizzate_italia.jpg

Una novità introdotta dalla nuova normativa sono le piattaforme "ibride" ovvero autorizzate ad operare del mercato del capitale di rischio (Equity) e di debito (Lending). Nella tabella superiore sono identificate come "entrambi"; ad oggi ci sono 6 piattaforme che hanno questa autorizzazione, ma sicuramente sarà una tendenza che crescerà.

Arrivano le piattaforme estere
Dai dati del registro ESMA risulta che sono 37 le piattaforme estere autorizzate ad operare in Italia, quindi alle 40 piattaforme italiane dovremo sommare anche queste piattaforme. La forte presenza di operatori esteri, soprattutto da Francia (12 piattaforme) e Spagna (9 piattaforme), sottolinea l'attrattività e l’interesse nel mercato italiano ma anche la necessità per le piattaforme nazionali di elevare i propri standard.

articolo_tech4finance_ottobre_2024_autorizzate_estere.jpg

Questi operatori stranieri potrebbero portare innovazione e pratiche consolidate, aumentando le aspettative degli investitori italiani e mettendo alla prova la competitività delle piattaforme locali.

Scenari
Con uno sguardo al futuro prevediamo diversi possibili scenari:

  1. Consolidamento del mercato: la competizione potrebbe portare a fusioni e acquisizioni, con le piattaforme più grandi che assorbono quelle più piccole, ma più in generale è evidente che il mercato sarà interessante per soggetti strutturati in grado di portare molte opportunità di investimento/prestito e di aggregare un grande numero di investitori/prestatori.
  2. Specializzazione: le piattaforme potrebbero trovare nicchie specifiche, come già è stato fatto il settore immobiliare o le energie rinnovabili, per differenziarsi e offrire servizi più mirati.
  3. Aggregatori e Club Deal: l'ingresso nel mercato è diventato più complesso e costoso e questo potrebbe favorire il ruolo di alcune piattaforme in grado di aggregare diversi soggetti piccoli attraverso meccanismi di partnership o club deal.
  4. Nuovi operatori di filiera: l'apertura del mercato europeo del crowdinvesting sta già portando nuovi operatori interessati a questo mercato, come ad esempio nuovi istituti di pagamento, aziende fintech per le procedure di antiriciclaggio o gestione Wallet.

Il ruolo delle istituzioni
Le istituzioni dovranno monitorare attentamente l'evoluzione del mercato, garantendo un equilibrio tra protezione degli investitori e incentivo all'innovazione. Allo stesso tempo, gli investitori avranno un ruolo cruciale: una maggiore educazione finanziaria potrebbe aumentare la fiducia nel crowdfunding, stimolando ulteriormente il settore. 

Il punto di attenzione maggiore però è sulla disparità di interpretazione della norma in base al paese, questo potrebbe portare un’asimmetria normativa che favorirà le piattaforme provenienti da paesi in cui la normativa viene interpretata in maniera più leggera. 

Un esempio: una piattaforma autorizzata in Spagna con un processo di onboarding semplificato avrà maggiori tassi di conversione quindi maggiori opportunità di successo di una piattaforma autorizzata in Italia che un processo di iscrizione più macchinoso e complesso… 

...e sarebbe un grande peccato perchè l'Italia ha dimostrato di poter essere un attore importante, ma per mantenere e rafforzare questa posizione sarà fondamentale investire in innovazione, qualità del servizio e trasparenza. Solo così il Crowdfunding potrà diventare una leva significativa per il finanziamento delle imprese e dell'economia reale nel nostro Paese.

Iscriviti alla nostra newsletter

Vuoi rimanere costantemente aggiornato sulle principali novità e sull’andamento del mercato del crowdinvesting?